Juve
Il futuro a tabellone
C'è tanta attesa, per conoscere la rivale che la Juventus dovrà affrontare ai quarti di finale di Champions League. C'è anche curiosità per via della nuova formula a tabellone tennistico, che delineerà già percorsi e potenziali avversarie fino alla finale.
Juventus: le possibili rivali
Ecco le sette candidate ad affrontare la Juve ai quarti. Li abbiamo collocati in ordine di pericolosità.
Barcellona
Nelle quote pre-inizio stagione era la favorita per il titolo, insieme al MANCHESTER CITY e alla JUVENTUS. L'esperienza dei Blaugrana a questi livelli, tuttavia, non la può vantare nessuno delle 8 rimaste. Non ci sono più gli INIESTA e XAVI, ma tanta gente che ha giocato un miliardo di match importanti, da PIQUE' a BUSQUETS, da JORDI ALBA a SERGI ROBERTO e RAKITIC. E poi lì davanti fa una paura tremenda, anche facendo finta che MESSI non esista.
Sarebbe uno scontro inedito da quando a MANCHESTER è approdato Pep Guardiola, tra l'altro accreditato di voci come prossimo tecnico bianconero. Certo quella dei Citizens è una corazzata che ha in meno rispetto al BARCELLONA una notevole esperienza internazionale in meno. Anche a livello societario essere abituati a giocare match di una certa importanza è un fattore, o almeno può esserlo. Se poi si guarda alla rosa a disposizione di Pep, allora c'è da far tremare i polsi. Guardiola ha costruito una difesa dall'età media molto bassa, con margini di miglioramento enormi.
Manchester City
Quattro stelle di rispetto per ciò che POCHETTINO ha costruito negli anni. Reduce da due terzi e un secondo posto in Premier, una graduale crescita europea passata dagli ottavi lo scorso anno (out contro la JUVE) ai quarti quest'anno, con un terzo posto ancora da difendere in campionato. Inoltre quell'iradiddio di KANE è tornato dall'infortunio. La squadra è praticamente identica allo scorso anno, e questo non è necessariamente un pregio.
Tottenham Hotspur
Una stella in meno rispetto a City e Barca per una ragione e una sola: la Premier League. “Cosa c'entra”, vi starete chiedendo. La risposta è 29, come gli anni che separano i Reds dal loro ultimo titolo nazionale. Addirittura l'ultima volta che il Liverpool vinse il campionato, non si chiamava ancora Premier League. Detto questo ciò non significa che Klopp “molli” la Champions League o la affronti senza mordente, anzi. Però il popolo di Anfield tiene moltissimo alla Premier, e così sembra la pensino anche in società. Dunque, se a un certo punto della stagione le energie fossero in riserva, la priorità andrebbe sicuramente al campionato.
Liverpool
SERGIO CONCEICAO è bravo e fortunato. Con questi due attributi insieme si spiega il passaggio del turno ai danni della ROMA, perché tutti gli episodi cruciali sono stati favorevoli ai biancoblu. Nessuna individualità che spicca, ma una squadra aggressiva che ha rotto con la compassata tradizione lusitana per fare il volere del suo ambizioso allenatore. Capitasse davvero il PORTO, tuttavia, ci sarebbe da essere molto soddisfatti.
Porto
Squadra indecifrabile, non costruita per dominare le partite ma che non molla davvero mai, soprattutto da quando è andato via MOURINHO. Negare che in questi quarti di finale ci sia un po' anche dello Special One, tuttavia, sarebbe ingiusto. Toccassero i RED DEVILS alla JUVE di sicuro non ci sarebbe il rischio di sottovalutarli: in molti, tra i bianconeri, non hanno ancora digerito quella clamorosa quanto immeritata rimonta subita allo Stadium nel novembre scorso.
Manchester United
Ai lancieri vanno assegnate tre stelle, perché è fuor di dubbio che il valore della rosa è imparagonabile a quello del roster bianconero. Ma quello contro il REAL MADRID è stato un momento di calcio troppo bello per essere casuale. Difficile che ALLEGRI si faccia irretire come capitato ai Blancos, ma i ragazzi di TEN HAG sono uno spettacolo, con un paio di elementi di valore assoluto. Uno di questi, DE LIGT, è dichiarato obiettivo bianconero da tempo. Dunque massima attenzione, anche se in fase di pronostico non può che essere una delle “meno peggio”.
Ajax
