I risultati della ricerca di Insight
Risolvere il disallineamento tra IT e Business
Ben l’83% dei team IT ritiene che i modi di lavorare siano cambiati in modo permanente, un valore in contrasto con le restanti divisioni azinedali, nelle quali il 61% delle organizzazioni ritiene che si tornerà gradualmente alla normalità come prima. Questo disallineamento in costante aumento si riflette sul ruolo dell’IT all’interno del business, ulteriormente evidenziato dalla ricerca di Insight secondo cui il 72% delle organizzazioni considera l’IT come un servizio invece che come una leva strategica di business e che solo il 22% assegna all’IT un posto nel cda. Se l’IT continua ad essere considerato in questo modo, le organizzazioni potrebbero incorrere in un fallimento strategico, con un team IT demoralizzato che non ritiene che il proprio lavoro sia valorizzato. Confinare l’IT nel ruolo di semplici servizi e non avere qualcuno nel consiglio di amministrazione in grado di comprendere il panorama digitale rappresenta uno svantaggio competitivo significativo. Mentre enti come ENISA, l’Agenzia dell’Unione Europea per la Cybersecurity, evidenziano un aumento dei rischi informatici, le organizzazioni hanno bisogno di leader IT in grado di bilanciare costi di gestione, sicurezza e innovazione e al contempo concentrarsi anche sulla gestione del cambiamento. L’IT deve operare con il supporto dell’intera organizzazione, altrimenti non sarà in grado di aiutare l’azienda a trasformarsi ed evolversi man mano che affronta nuove sfide.
termine, tra i reparti IT e business in generale esiste un crescente disallineamento.
U
n recente studio di Insight ha evidenziato che quando si parla di digital transformation e investimenti in progetti a lungo
Investimenti su processi e personale
Insight ha intervistato oltre 500 responsabili IT, sia in Piccole e Medie Imprese che in aziende Enterprise, provenienti da tutta Europa, Italia compresa per scoprire come stanno reagendo i loro dipartimenti alle sfide di questo complesso periodo. In questo report potrai scoprire:
Questa emergenza sanitaria ha accentuato il disallineamento tra l’IT e il resto del business in ogni realtà aziendale. Ora le organizzazioni devono intraprendere una serie di passi per continuare a garantire la resilienza del business e al tempo stesso mantenere la Digital Transformation in cima alle priorità aziendali.
Le aziende stanno investendo per ottimizzare il lavoro del personale e i processi operativi?
Qual’è il ruolo dell’IT?
Come è possibile pianificare il percorso di ottimizzazione dei costi e trasformare il business aziendale?
Accedi al report di Insight: Risolvere il disallineamento tra IT e Business.
DA NON PERDERE!
Prima parte - Le aziende stanno investendo per ottimizzare il lavoro del personale e i processi operativi?
Questi progetti a breve termine possono essere finalizzati, ad esempio, a massimizzare l’uso delle risorse o ad adottare una tecnologia completamente nuova in grado di aumentare l’efficienza. Qualunque sia il loro obiettivo, è essenziale che le organizzazioni adottino un approccio pianificato, dal corretto approvvigionamento della tecnologia alla sua efficace adozione. Ogni progetto crea un cambiamento che deve essere gestito. La gestione del cambiamento viene spesso trascurata, ma in sua assenza le organizzazioni vedranno sprecare gli investimenti, aumentare i costi e, in ultima analisi, fallire molti progetti. Ottenere il consenso a tutti i livelli è fondamentale per la gestione del cambiamento, per aiutare a gestire la resistenza degli impiegati e garantire il successo dei progetti. Un approccio pianificato e gestito al cambiamento, insieme alle giuste competenze e ai corretti livelli di responsabilità, sarà altrettanto importante per i progetti a lungo termine. Tuttavia, ancor prima che le organizzazioni inizino a identificare i progetti e a gestire il cambiamento, ci deve essere accordo tra il business e l’IT sulla visione, la direzione e la strategia in ottica futura. Ad esempio, la nostra ricerca ha dimostrato che ci sono dubbi sul fatto che i cambiamenti forzati dalla pandemia possano essere permanenti. I decision maker lo pensano sicuramente. L’83% di loro ritiene che ci troviamo in una “nuova normalità” nella quale i modi di lavorare sono cambiati in modo permanente. Tuttavia, le aziende in generale sono d’accordo?
(Fig. 2).
55
%
organizzazioni che annullano progetti IT a lungo termine che potrebbero contribuire a ottimizzare l’azienda.
organizzazioni che implementano progetti che creano risparmi sui costi a breve termine.
24
Pianificazione a lungo e breve termine.
Fig. 1.
La pandemia ha trasformato i processi di molte aziende. Sia l’adattamento ai mercati in rapida evoluzione che il passaggio al lavoro da remoto hanno fatto sì che le modalità più efficaci ed efficienti di operare per impiegati e azienda siano cambiate. Ciò significa che, nonostante abbiano dovuto reagire immediatamente alla pandemia per ottimizzare i costi, le aziende non possono ignorare le necessità a lungo termine di ottimizzare e digitalizzare i processi aziendali tramite l’uso della tecnologia. Ad oggi, il 55% delle organizzazioni ha investito in progetti che creeranno risparmi sui costi a breve termine. Inoltre, solo il 24% delle aziende ha annullato i propri progetti a lungo termine, come gli aggiornamenti ERP, gli aggiornamenti delle infrastrutture e i progetti di trasformazione aziendale, che avrebbero consentito di ottimizzare l’azienda ma non di sostenerla nel breve termine.
(Fig. 1).
dei decision maker IT ritiene che i modi di lavorare siano cambiati in modo permanente
83
Ottimizzare per il futuro?
Se le modalità di lavoro sono cambiate, garantire l’esperienza dei dipendenti e i processi aziendali nel loro complesso, adattandosi a questi cambiamenti deve diventare una priorità per le imprese. In caso contrario, esse corrono il rischio reale di trovare sempre più difficile operare e competere con concorrenti più agili. Attualmente, il 67% delle organizzazioni sta implementando progetti che miglioreranno l’esperienza degli impiegati. Tuttavia, allo stesso tempo il 61% degli intervistati afferma che l’azienda in generale è riluttante a investire in progetti in grado di migliorare l’esperienza degli impiegati perché ritiene che le cose torneranno alla “normalità” pre-Covid-19. Lo stesso concetto si applica ai progetti volti a ottimizzare le attività. Il 55% delle aziende li sta implementando, ma anche in questo caso il 60% degli intervistati afferma che l’azienda più in generale è riluttante a investire perché ritiene che le cose torneranno alla “normalità”. Forse potremmo pensare che un investimento fatto senza convinzione sia comunque meglio di nessun investimento. Tuttavia, se l’azienda non crede in un progetto, le probabilità di un suo fallimento aumentano sensibilmente. Un progetto che fallisce a causa della mancanza di consenso comporta comunque uno spreco di risorse aziendali e può lasciare l’azienda in una situazione peggiore rispetto a prima. Che si tratti dell’esperienza degli impiegati o dell’ottimizzazione aziendale, la convinzione che i cambiamenti causati dalla pandemia siano solo temporanei rappresenta un chiaro disallineamento tra l’IT e business in generale, un fattore che può avere gravi conseguenze per il futuro dell’organizzazione. Se non affrontato, ciò comporta il rischio reale che le imprese continuino a investire in progetti senza credere nei loro obiettivi finali, o persino che basino le proprie strategie su ipotesi completamente errate.
Ci sono indicazioni che dimostrano che questo disallineamento sta già influenzando le priorità delle organizzazioni. Ad esempio, se ritengono che le cose non cambieranno in modo permanente, le organizzazioni sono meno incentivate a comprendere l’impatto dell’aumento del lavoro da remoto sugli impiegati. Anche se un miglioramento dell’efficienza può comunque garantire vantaggi a breve termine, per migliorare l’efficacia non si riterranno necessari progetti a lungo termine. Attualmente, sempre più aziende hanno esaminato o stanno pianificando di esaminare i cambiamenti nell’efficienza degli impiegati causati dal lavoro da remoto rispetto ai cambiamenti nell' efficacia del loro lavoro. Supponiamo che i team IT abbiano ragione e che i modi di lavorare siano cambiati in modo permanente. In questo caso, comprendere come massimizzare le risorse, rafforzare la sicurezza e offrire una governance e una conformità efficaci al personale remoto sarà un vantaggio fondamentale. Le organizzazioni che non comprendono come garantire l’efficacia dei propri impiegati avranno difficoltà a tenere il passo con concorrenti meglio preparati.
Pianificare in anticipo
(Fig. 3).
Le organizzazioni hanno esaminato l’impatto dell’aumento del lavoro da remoto?
Fig. 3.
Prevedono di indagare
Hanno indagato
55%
44%
Impatto sull’efficienza degli impiegati.
Impatto sull’efficacia degli impiegati.
43%
33%
La necessità di competenze e tecnologia.
Fig. 4.
Allo stesso modo, se devono adattarsi a nuovi modi di lavorare, per le organizzazioni sarà fondamentale investire nelle competenze e nelle tecnologie necessarie per ottimizzare il business e supportare il personale remoto. La maggior parte dei reparti IT afferma di dover investire di più in queste aree. Anche in questo caso, se le convinzioni dell’azienda in generale frenano gli investimenti, ciò può rivelarsi un errore costoso nel caso in cui i team IT dovessero avere ragione. La risoluzione e la chiusura del disallineamento tra IT e business in generale deve essere una priorità. Tuttavia, per prima cosa le organizzazioni devono capire da dove tale disallineamento provenga.
(Fig. 4).
delle organizzazioni deve investire di più nelle competenze e nella tecnologia necessarie per supportare e ottimizzare il lavoro del personale remoto.
57
delle organizzazioni deve investire di più nelle competenze e nella tecnologia necessarie per ottimizzare il proprio business.
60
Il ruolo dell’IT
L'
Il
Seconda parte - Il ruolo dell’IT
Il divario tra IT e business in generale nasce da opinioni molto diverse su quanto profondamente la pandemia abbia alterato le prassi lavorative. Ciò deriva dal modo in cui l’azienda vede l’IT e il suo ruolo. Ad esempio, l’IT può essere considerato una leva strategica di business, vale a dire una risorsa strategica che genera valore, mette a disposizione nuovi modi di lavorare e apre nuovi flussi di entrate tramite l’innovazione. In alternativa, l’IT può essere visto come un servizio, ovvero un centro di costo che presta una funzione essenziale per l’organizzazione ma senza essere un asset strategico. Attualmente, per quasi tre quarti delle organizzazioni l’IT rappresenta un servizio.
(Fig. 5).
delle organizzazioni considera l’IT come un servizio invece che come una leva strategica di business, mentre solo il 22% assegna all’IT un posto nel cda.
72
Un segnale che indica che l’IT venga considerato come leva strategica è l’assegnazione di un posto nel cda. Tuttavia, nonostante la rappresentanza in aumento dall’inizio della pandemia, attualmente solo il 22% delle organizzazioni offre all’IT un posto nel cda. Nella maggior parte delle organizzazioni, l’IT deve fare riferimento a una o più divisioni, tra cui Operation, Amministrazione, Produzione o Finance, e ciò limita le possibilità di avere maggiore visibilità.
(Fig. 6).
A chi fa riferimento l’IT prima e dopo il Covid-19.
Fig. 6.
Marketing/vendite
Il CIO siede nel consiglio di amministrazione
Produzione
Finance
Amministrazione
Operation
12% 16% 27% 31% 34% 47%
16% 22% 29% 28% 38% 43%
Prima dell’epidemia di Covid-19.
Dopo l’epidemia di Covid-19 .
Un luogo comune considera l’IT un servizio che, pur essendo considerato in grado di supportare progetti importanti e nonostante riceva forti investimenti, non può supportare l’azienda al massimo delle sue potenzialità. Ad esempio, l’82% dei team IT è incaricato dall’azienda di supportare i progetti aziendali e l’81% ha la libertà di investire nelle competenze di cui necessita. Tuttavia, il 57% ritiene di non poter offrire di più all’organizzazione perché non è considerato una leva strategica di business e il 59% non viene valutato in base ai KPI aziendali. Storicamente, non riconoscere l’IT come leva strategica di business, non assegnargli un posto nel cda e non valutarlo in base ai KPI aziendali hanno probabilmente contribuito alla spesa di circa 4,19 milioni di euro dal 2018 per progetti che hanno fornito solo benefici parziali rispetto alle previsioni o che non hanno dato risultati soddisfacenti. A lungo termine, non considerare l’IT come leva strategica di business impedirà alle aziende di compiere importanti passi avanti. Ad esempio, in che modo le aziende potranno venire a sapere che gli sviluppi nella tecnologia presto trasformeranno i loro settori? Consideriamo i retailer tradizionali che sono falliti nel 2020. Molti di questi non hanno investito in tecnologie e modelli di business che avrebbero permesso loro di introdurre operazioni di e-commerce intelligenti. Anche nel settore manifatturiero e in tutti gli altri settori, chi ha investito nella tecnologia sta avendo successo. È pertanto giusto presumere che le organizzazioni che non fanno sedere l’IT al tavolo del cda avranno maggiori difficoltà a competere. In effetti, questa ricerca dimostra già che le organizzazioni non stanno sfruttando le nuove tecnologie.
(Fig. 7).
Fattori che impediscono l’adozione di nuove tecnologie
Fig. 7.
delle organizzazioni non riesce a sfruttare le nuove tecnologie a causa dell’incapacità di adattarsi al cambiamento o per la presenza di tecnologia legacy.
delle organizzazioni non riesce a sfruttare le nuove tecnologie perché non considera strategico il ruolo dell’IT.
Le tecnologie come ad esempio l’automazione possono fornire enormi vantaggi alle aziende. Rendere i processi più efficienti e ripetibili può ridurre i costi, aumentando al contempo l’affidabilità e le prestazioni; ciò è essenziale per le organizzazioni che cercano di ottimizzare i propri processi interni. Tuttavia, tra le potenziali nuove tecnologie offerte, attualmente le uniche in cui molte aziende attendono di investire sono 5G e Internet of Things. Indipendentemente dalle nuove tecnologie in cui le aziende investono, adottare l’approccio giusto è un passo fondamentale. Ciò significa procurarsi la tecnologia in modo da poterla adattare alle esigenze dell’organizzazione senza costi inutili. Significa anche mettere in atto piani in più fasi in grado di garantire l’adozione di strategie atte a massimizzare il valore che tale tecnologia può offrire all’azienda.
(Fig. 8).
Organizzazioni che prevedono di investire in tecnologie nei prossimi 12 mesi.
Fig. 8.
Tecnologie immersive
Deep learning
Machine learning
Edge computing
Assistenti virtuali
Automazione
Internet of Things
5G
30% 35% 40% 41% 42% 43% 51% 58%
Conclusione
L’IT è essenziale per ogni organizzazione, ma il suo ruolo all’interno delle imprese è fondamentale. Se non viene considerato una leva strategica di business, non si può guidare l’azienda verso la massimizzazione del valore, l’adozione della tecnologia e l’accelerazione della digital transformation. Senza questa guida, le organizzazioni continueranno a perdere i vantaggi delle nuove tecnologie e a sprecare denaro in progetti IT da cui l’IT avrebbe potuto dissuaderle. Anche se l’IT è considerato una risorsa preziosa, la maggior parte delle organizzazioni deve iniziare a considerarlo più di un semplice servizio. Ciò significa:
Dare ai team IT più potere per guidare la strategia, ove possibile tramite l’assegnazione di un posto nel cda.
Dare maggiore importanza ai reparti all’IT per permettere di aiutare l’organizzazione a innovare e differenziarsi mediante la tecnologia e implementare programmi volti a garantire che l’azienda utilizzi i dati per scoprire informazioni significative in grado di aiutarla.
Impegnarsi maggiormente con l’IT, assicurandosi che possa esprimere la propria opinione sulla strategia e che sia consultato su quali siano gli approcci in grado di soddisfare al meglio gli obiettivi aziendali.
Affidarsi ai team IT per identificare e risolvere problemi a lungo termine, con risultati valutati in base ai KPI aziendali.
Ad esempio, molti team IT hanno il compito di ridurre i costi e migliorare la governance. La società di consulenza CEB stima che il 40% delle spese nel settore IT di un’azienda avvenga fuori dal reparto IT. Con un CIO nel cda e un team IT considerato una risorsa strategica, questa spesa può essere controllata meglio. Ne trarranno giovamento la governance e la sicurezza, si abbasseranno i costi legati alla duplicazione delle tecnologie e sarà implementato un approccio uniforme alla loro adozione. Un reparto IT impiegato correttamente può anche offrire un contributo maggiore al cambiamento. Per accelerare la trasformazione nel 2021, le aziende devono concordare la migliore via da seguire. Dalla visione iniziale del cambiamento all’analisi e alla preparazione, fino allo sviluppo di strategia e pianificazione e all’esecuzione di tali piani, C-Suite e IT devono lavorare insieme per progettare, implementare, gestire e proteggere la loro nuova tecnologia.
Oggi le organizzazioni possono disporre di molte opportunità in grado di accelerare la digital transformation e massimizzare il valore della loro tecnologia. Ciò può significare un cambiamento nella cultura esecutiva, con CEO e altri dirigenti che riconoscono il ruolo dell’IT come una leva strategica di business così da sponsorizzare e sostenere nuovi progetti. Può richiedere corsi di formazione e istruzione nell’intera organizzazione, in modo da poter adottare compiutamente nuove tecnologie e modalità di lavoro. Può richiedere anche nuove tecnologie e modalità di lavoro, per consentire di ottenere questo livello di collaborazione. Seguendo questo approccio e integrando la gestione del cambiamento nei progetti per garantirne il successo, le aziende saranno nella posizione ideale per sfruttare nuove opportunità e continuare ad accelerare la propria evoluzione.
Metodologia
Il sondaggio è stato condotto nel terzo trimestre del 2020 da Coleman Parkes Ltd su 550 decision maker IT senior, equamente suddivisi tra aziende con 500-1.000 impiegati e aziende con oltre 1.000 impiegati. Gli intervistati provenivano da Regno Unito, Francia, Germania, Austria, Svizzera, Italia, Spagna, Belgio e Paesi Bassi.
Pianifica il tuo percorso di ottimizzazione dei costi
Pianifica il tuo percorso di ottimizzazione dei costi e trasforma il tuo business in sole tre fasi
I progetti di ottimizzazione dei costi possono essere un compito molto arduo, che diventa più semplice se tali progetti vengono suddivisi in blocchi gestibili. Segui la nostra guida per trasformare il tuo business in tre soli passaggi.
1
2
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Prima fase:
Ottimizzare le spese per il software
Il primo passo verso l’ottimizzazione dei costi è rivedere l’utilizzo e le spese per il software.
I. Fai un consuntivo del tuo parco software e identifica le priorità
Talvolta puoi trovarti a pagare per soluzioni software complesse con funzionalità di cui non hai necessità o per più licenze software di quante ne utilizzi. Tuttavia, fare il consuntivo del tuo software può essere un compito complesso e impegnativo, poiché le risorse non fisiche sono difficili da identificare. Per questo motivo molte aziende si rivolgono a provider di soluzioni di terze parti in grado di aiutarle a verificare il software.
Crea un quadro dettagliato del tuo parco software attuale. Ove possibile, utilizza i report o gli strumenti già disponibili e, in presenza di lacune, usa strumenti di terze parti per ottenere un quadro completo e preciso. Una volta che sai di cosa puoi disporre, sei in grado di verificare i tuoi diritti di utilizzo e accertarti di non pagare per soluzioni di cui non hai realmente bisogno.
Azione:
Per saperne di più.
II. Monitora l’utilizzo del software e identifica modelli significativi
Il monitoraggio dell’utilizzo consente di identificare quale software offre il miglior valore e quale invece non viene utilizzato al massimo del suo potenziale. In questo modo sarai in grado di prendere decisioni informate sulle soluzioni software più adatte alle tue esigenze e decidere quali debbano essere rinnovate, ritirate o sostituite.
Il modo più efficace per monitorare l’utilizzo prevede l'utilizzo di Software Asset Management (SAM). Tuttavia, se hai bisogno di una gamma più ampia di strumenti per monitorare il tuo parco software, puoi decidere di collaborare con una terza parte. Un quadro chiaro del tuo utilizzo ti consentirà di verificare la conformità e al contempo di ridurre costi e rischi.
III. Razionalizza le licenze
Quando avrai un quadro chiaro del tuo parco software e del suo utilizzo, dovresti essere in grado di identificare le opportunità di risparmio. Dovresti avere anche un quadro chiaro della tua situazione di conformità per prepararti a eventuali audit ed evitare potenziali sanzioni. Per gli utenti di software di livello enterprise, queste misure possono comportare notevoli risparmi sui costi.
Ove possibile, riassegna le licenze esistenti invece di acquistarne di nuove. Puoi anche essere in grado di ridurre il numero complessivo di licenze che stai pagando e negoziare condizioni migliori con i fornitori. Le licenze software possono essere una questione complessa, e puoi usufruire di competenze, guida e supporto nell’ambito del processo decisionale di negoziazione.
Seconda fase
Seconda fase:
ridurre le spese per l’hardware
La fase successiva del percorso di ottimizzazione dei costi consiste nell’esaminare il ciclo di vita dell’hardware.
I. Paga solo per ciò di cui hai bisogno
Quando acquistano hardware come i PC laptop, i reparti IT spesso scelgono un dispositivo in grado di soddisfare tutte le necessità. Ciò comporta un probabile sovradimensionamento (con conseguente spreco di denaro) per alcuni utenti, e un sottodimensionamento per altri (con conseguente riduzione della produttività). Se paghi i PC laptop in anticipo, dovrai anche acquistare delle unità aggiuntive per gestire eventuali aumenti del personale e sostituire i dispositivi rotti inviati per la riparazione.
Mappa i profili utente nella tua organizzazione e identifica tre o quattro dispositivi adatti a tali profili. In questo modo eviterai di pagare per dispositivi con caratteristiche superiori a quelle realmente necessarie. In alternativa, puoi anche passare a un modello OPEX (eccellenza operativa) e pagare per utilizzare i dispositivi per un periodo di tempo prestabilito. In questo modo dovrai pagare solamente per il numero di dispositivi che stai utilizzando in ogni dato momento.
II. Riduci le spese di manutenzione e supporto
Un’importante area di costo per i reparti IT è la manutenzione e il supporto dell’hardware aziendale. La configurazione di nuovi dispositivi, la riparazione di dispositivi difettosi e la gestione dei rapporti con terze parti in merito alle problematiche di garanzia sono attività che richiedono molto tempo e denaro. Passando a un modello OPEX puoi eliminare tutte queste problematiche e consentire al tuo team IT di concentrarsi sulla realizzazione di progetti di trasformazione in grado di far progredire l’azienda.
Se passi a un modello OPEX, puoi scegliere di far configurare i nuovi dispositivi dal fornitore. I tuoi impiegati saranno quindi in grado di utilizzare i dispositivi immediatamente. Inoltre, puoi anche scegliere di avvalerti di un completo servizio di manutenzione in caso di guasti. Qualora un dispositivo si rompa o risulti difettoso, il fornitore lo sostituirà con uno nuovo completamente configurato e pronto per l’uso.
III. Recupera il valore dei dispositivi a fine vita
Con il modello di approvvigionamento tradizionale, i reparti IT devono accollarsi il compito di smaltire i dispositivi non più utilizzabili. Questo può essere un processo costoso e deve essere svolto molto attentamente per evitare violazioni. Una volta smaltiti, i dispositivi perdono il loro valore. Un approccio migliore consiste nel verificare che le risorse hardware possano essere aggiornate e riutilizzate.
Pagando per utilizzare i dispositivi nell’arco di un periodo di tre o cinque anni, puoi eliminare completamente il problema di smaltirli al termine della loro vita utile. Inoltre, restituendoli non dovrai pagare il loro valore residuo, riducendo così il costo totale di proprietà. Il tuo fornitore recupererà in sicurezza i tuoi dispositivi e, ove possibile, li riutilizzerà o riciclerà.
Prima fase
Terza fase
I. Massimizza valore e prestazioni
Se hai compiuto il passaggio al cloud, probabilmente stai iniziando a usufruire di alcuni suoi vantaggi: flessibilità, lavoro da remoto, scalabilità, accesso all’archiviazione remota e altro ancora. Tuttavia, la complessità dei prezzi e della fatturazione del cloud rende molto difficile stabilire se la tua soluzione cloud ti sta offrendo un buon valore. Per essere certo di ottenere le migliori prestazioni, devi prendere in considerazione lo sviluppo continuo di nuovi servizi e piattaforme da parte dei fornitori di servizi cloud.
Il modo più efficace per ottimizzare le prestazioni del cloud consiste nell’utilizzare un fornitore terzo che ha già fatto investimenti nello sviluppo di funzionalità di ottimizzazione dei costi per i servizi cloud pubblici. Insight può aiutarti a migliorare prestazioni, valore e sicurezza della tua piattaforma cloud.
II. Riduci i tempi di fermo grazie al supporto 24 ore su 24, 7 giorni su 7
La gestione dei servizi cloud e dei data center può anche mettere a dura prova il tuo reparto IT, soprattutto se disponi di più tecnologie e fornitori. Assumere nuovo personale con la giusta esperienza (o pagare per corsi di formazione continui) può essere costoso. Un’alternativa economicamente vantaggiosa è trovare una terza parte che disponga delle conoscenze e delle esperienze necessarie per fornirti il supporto di cui hai bisogno.
Un servizio di assistenza come Insight OneCall è una soluzione conveniente per accedere al supporto per cloud e data center disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Consolida i tuoi contratti di supporto in un unico servizio unificato e usufruisci della capacità di risolvere rapidamente i problemi IT, migliora la tua visione dei costi e lascia il tuo team IT libero di fornire all’azienda un maggiore valore a lungo termine.
Raccogli i frutti
Segui i passaggi precedenti e sarai sulla buona strada per creare un’azienda più agile e resiliente. Uno specialista di Insight sarà lieto di rispondere a eventuali domande o di fornirti supporto nel tuo percorso verso l’ottimizzazione dei costi.
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Terza fase:
Ridurre al minimo la spesa per il cloud
La riduzione della spesa per il cloud è una delle maggiori opportunità di ottimizzazione dei costi.
Informazioni su Insight
Insight è consapevole che al giorno d’oggi ogni azienda è tecnologica. Aiutiamo le organizzazioni a massimizzare il valore dell’IT: dalla strategia e la progettazione fino all’implementazione e la gestione. I nostri servizi comprendono l’assistenza nell’approvvigionamento delle tecnologie di cui le organizzazioni necessitano per modernizzarsi e trasformarsi. Supportiamo le organizzazioni nell’adozione di queste tecnologie in modo da sostenere pienamente la strategia aziendale. Offriamo alle organizzazioni la guida di cui hanno bisogno per massimizzare il valore del loro investimento tecnologico per continuare a innovare e sfruttare appieno il valore delle loro risorse.
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